Le ipotesi di programma su cui il nuovo Consiglio si è confrontato nei primi mesi dall’insediamento si basano su due principi importanti continuità e rinnovamento rispetto ai primi dieci anni di attività dei tre consigli che si sono succeduti, partendo dalla verifica dei punti di forza e di criticità.
Il lavoro del Consiglio Regionale (CR) della Lombardia si articola su due livelli istituzionali che si riferiscono alla:
realizzazione dei compiti istituzionali attraverso le Commissioni
- Deontologico - disciplinare (tutela della professione)
- Iscrizioni - cancellazioni - trasferimenti (gestione dell’albo)
- Economico - patrimoniale (gestione patrimoniale/bilanci)
La rappresentanza del CR presso i vari attori della società politica e civile è una prerogativa che viene agita in prima persona dal Presidente e dai Consiglieri secondo modalità e priorità individuate rispetto alle esigenze emergenti durante il periodo di mandato (rapporti con la Regione, province, enti locali, partiti, sindacati, università, altre professioni, ecc.). In quest’area è fondamentale il rapporto con gli iscritti, con gli altri Consigli regionali e con il Consiglio Nazionale, anch’esso di recente insediamento, per affrontare e condividere scelte politiche e strategie di respiro regionale e nazionale (riforma universitaria, degli ordini, ecc.).
Il primo appuntamento regionale è stata la presentazione (marzo 2006) della bozza di PSSR 2006-2008 che ha già impegnato il CR nell’analisi degli orientamenti regionali, che confermano elementi di criticità nella ridefinizione del sistema di welfare lombardo rispetto all’intervento dei professionisti del lavoro sociale.
La deontologia professionale è sostanziale compito ordinistico che dovrà trovare una sempre più chiara attuazione (azioni per la diffusione della conoscenza del Codice deontologico e suo rispetto).
Un forte elemento di novità è stata l’articolazione su due profili per l’accesso all’albo (sezione A e B) che ha segnato il mandato precedente in quanto fase di applicazione della normativa nazionale.
promozione della professione e partecipazione degli iscritti secondo tre macro-aree, al cui interno si sviluppano gruppi di lavoro segnati dall’ottica progettuale e di rete
Deontologia e intervento professionale
Formazione - formazione permanente - aggiornamento
Comunicazione e promozione dell’immagine
La novità organizzativa e di senso che intendiamo marcare forte in questo mandato è quella di valorizzare le competenze professionali di assistenti sociali che partecipino ai percorsi di lavoro del consiglio regionale come referenti di progetto (per attivazione di gruppi di lavoro), siano essi eletti al CR siano essi iscritti. L’obiettivo cardine è quello di attivare riflessioni e confronti che esordiscano in documenti/linee guida/eventi divulgativi per consolidare e dare visibilità ed autorevolezza all’interno e all’esterno della professione agli ambiti di intervento e al sapere pratico che i professionisti agiscono nella quotidianità lavorativa; obiettivo complementare è creare connessioni stabili di sinergie, scambi mirati a facilitare informazioni e conoscenze, innestare meccanismi virtuosi tra professionisti, prefigurando forme di associazionismo professionale.
I gruppi di lavoro, attivati per primi nel 2006 su progetti condivisi dal CR, sono di seguito descritti, evidenziandone finalità – tempi – referenti/partecipanti per dare la possibilità di farne parte a chiunque ne sia interessato. Non sono – evidentemente- rappresentativi delle numerose sfaccettature della nostra realtà professionale, ma dalla verifica dei risultati si potrà via via decidere di proseguire e/o attivarsi su altre tematiche; in questo senso tutte le proposte provenienti da AS verranno prese in considerazione dal CR per una puntuale definizione.
AREA DEONTOLOGIA E INTERVENTO PROFESSIONALE
Lo sviluppo delle attività dei gruppi di lavoro in base alle priorità da definirsi nel corso dei quattro anni di mandato del CR costituisce la base metodologica ed organizzativa delle azioni in questa macro-area (vedi "finestra" gruppi di lavoro) con una particolare attenzione a
DEONTOLOGIA PROFESSIONALE: la consapevolezza degli aspetti etico-deontologici è da considerarsi trasversale a tutte le attività del CR, nel senso di promuovere un’attenzione etico-deontologica in ogni contesto di intervento professionale. Si rilevano in particolare:
attività di disamina dei quesiti deontologici posti dagli iscritti, con una costante azione di risposta,da sempre obiettivo del CR; si intende procedere ad un riesame analitico della materia, aggiornando il testo pubblicato sulle tematiche emerse dal 1995 al 2000 "La leva di Archimede" ed. F. Angeli.
attivazione del gruppo di lavoro "Osservatorio sul codice deontologico" (referente Renata Ghisalberti - presidente) che verrà in seguito articolato in specifici contenuti per approfondire le criticità ricorrenti
rilevazione degli aspetti deontologici connessi alla pratica professionale per trovare strategie di diffusione tra i professionisti della riflessività etico-deontologica in accordo con gli altri CCRR e il CNOAS
POLITICHE SOCIALI E DEL LAVORO
Le politiche sociali in Italia e soprattutto in Lombardia hanno cambiato le prospettive e l’assetto organizzativo dei servizi sociali; una profonda riflessione sul ruolo, competenze e motivazioni professionali è stimolo per mantenere sempre vivo il senso dell’agire dell’assistente sociale che deve affinare nuovi approcci e competenze per fare fronte alle esigenze della comunità e del mercato.
A partire dalle condizioni di lavoro sul territorio regionale si deve procedere a:
verifica delle condizioni di lavoro negli ambiti di inserimento consolidati (enti locali, sanità,ministeri) e di rilevazione di nuovi orientamenti nell’ottica di sviluppo della libera professione, di altre forme di imprenditoria nel sistema dei servizi (Terzo settore) e degli sviluppi di carriera (dirigenza)
individuazione di strategie con le OO.SS. di categoria e non per supportare sinergicamente la professione nei luoghi di lavoro
individuare strategie con altre professioni (partecipazione ai C.U.P. provinciali e alla costituenda Consulta Regionale delle Professioni)
aprire tavoli di discussione con ANCI – Regione – Province
PRODUZIONE SCIENTIFICA E PROMOZIONE DI "BUONE PRASSI"
Sviluppare focus di discussione, a partire dall’attività dei gruppi di lavoro, su tematiche legate alla pratica professionale per garantire l’elaborazione scientifica dei contenuti professionali (proseguendo il lavoro già avviato su temi quali "L’assistente sociale tra intervento professionale e funzioni amministrative" e "Ma l’assistente sociale ruba i bambini?" pubblicati sul sito).
Conclusione delle azioni di approfondimento sul Segretariato Sociale, realizzato nel 2005 in collaborazione con la Provincia di Milano e la ricerca sulle biografie professionali con lo Studio Skolè di Milano.
AREA FORMAZIONE – FORMAZIONE PERMANENTE – AGGIORNAMENTO
Formazione universitaria (laurea – laurea specialistica/magistrale – dottorati di ricerca -master e corsi di perfezionamento)
La formazione in ambito universitario è ormai un dato consolidato per la professione; l’ambito di azione del CR è volto a consolidare i rapporti con le università lombarde (Università Cattolica del Sacro Cuore e Statale Bicocca) in ordine a:
situazione delle docenze nelle discipline di servizio sociale
convenzioni per i tirocini professionali (in accordo con il CNOAS)
verifica degli ordinamenti didattici della laurea triennale e specialistica (in accordo con il CNOAS)
verifica esami di stato sezione A e B
Nel corso del mandato si intende procedere a realizzare :
il monitoraggio delle offerte formative relative ai dottorati di ricerca nell'area del servizio sociale e in particolare alle nuove proposte; oltre a raccogliere e fornire informazione tempestiva, questo intervento intende aprire un canale di interlocuzione sull'argomento con le sedi formative universitarie lombarde.
l’attenzione alla laurea specialistica è specificata dal progetto che fa capo al gruppo di lavoro "Monitoraggio sulla LS in Lombardia" (vedi riquadro)
FORMAZIONE PERMANENTE E AGGIORNAMENTO
Per la formazione permanente e l’aggiornamento professionale si intende dare sviluppo a:
azioni sinergiche con altri CCRR e CNOAS per promuovere criteri e parametri di riferimento per la valutazione degli eventi formativi, a partire dalle proposte che periodicamente vengono portate all’attenzione del CR con la richiesta di patrocinio, con l’obiettivo di fornire sia agli organizzatori che agli eventuali fruitori i criteri di valutazione (es: pertinenza, completezza, ecc.) certi e riconoscibili
contatti mirati con le Province in relazione al ruolo istituzionale per le iniziative di aggiornamento dei professionisti
FAQ (Frequent Asked Question): rendere facilmente disponibile a tutti (as e altri interlocutori) interessati a ottenere risposte competenti in merito a tematiche quali: riconoscimento di titoli di studio e di crediti formativi; accesso alla professione, alla laurea specialistica, equipollenza di altri titoli di studio, ecc. da aggiornare periodicamente sul sito
AREA COMUNICAZIONE E PROMOZIONE DELL’IMMAGINE
La tematica, di ampio respiro, si articola in su diversi livelli di azione
consolidare gli strumenti di comunicazione già attivati dal CR, sito (www.ordineaslombardia.it) e notiziario regionale, e avviare nuove forme di contatto per migliorare la circolarità delle informazioni e il monitoraggio permanente delle azioni di comunicazione poste in essere
creare una redazione aperta agli iscritti
essere referente per i gruppi di lavoro per la creazioni di vere e proprie reti di contatto
introdurre le F.A.Q. (Frequently Asked Questions) sugli argomenti di maggior interesse, da individuare nel corso del mandato, che vengono posti al Consiglio Regionale in forma di quesiti individuali per passare dalla logica individuale - da uno a uno - a quella da uno a molti
monitorare la stampa regionale e locale in tema di politiche e servizi sociali in relazione alla figura dell’assistente sociale
organizzare eventi per la promozione e diffusione di testi (libri, articoli, ricerche) che vedono la partecipazione di assistenti sociali
prevedere forme di comunicazione sinergica con il Consiglio Nazionale/altri CR (sito, ufficio stampa, ecc.)
monitorare la stampa e gli altri media a livello regionale per sviluppare contatti significativi
continuare contatti e collaborazione con l’Ordine dei giornalisti per una condivisione dei modi di rappresentare la professione e di tutelare i cittadini che si rivolgono al Servizio sociale professionale
La prima azione programmata è stata la predisposizione e invio di un questionario per comprendere la diffusione dell’uso degli strumenti telematici tra gli assistenti sociali, cominciando ad utilizzare la posta elettronica (più di 700 colleghi su 4000 iscritti sono già raggiungibili per via informatica).
Anche per altri argomenti si è cominciato a dare riscontro "in tempo reale" usando la posta elettronica (es. Osservazioni alla Regione sul PSSR 2006-2008)
GRUPPI DI LAVORO 2006
AREA DEONTOLOGIA E INTERVENTO PROFESSIONALE
-
intervento professionale nell’area consultoriale (referente Roberto Cilia)
-
intervento professionale nell’area ospedaliera e psichiatrica (referente Livia Corsi)
-
accreditamento e qualità dei servizi (referente Sonia Longo)
-
intervento nell’area dipendenza (referente Flavio Rozza)
-
empowerment e contesti di significato (referente Elena Van Westerhout)
-
osservatorio codice deontologico (referente Renata Ghisalberti)
-
segretariato sociale - prosecuzione (referente Raffaella Puccio)
-
il ruolo degli assistenti sociali oggi (Studio Skolè) - prosecuzione (referente Raffaella Puccio)
AREA FORMAZIONE - FORMAZIONE PERMANENTE - AGGIORNAMENTO
AREA COMUNICAZIONE E PROMOZIONE DELL’IMMAGINE
Definizione di Servizio Sociale secondo IFWS – International Federation of Social Workers (assemblea generale 2004)
Il Servizio Sociale promuove il cambiamento sociale, la soluzione dei problemi nelle relazioni umane, le potenzialità e la liberazione delle persone per accrescere il benessere. Utilizzando le teorie del comportamento umano, dei sistemi sociali, il servizio sociale interviene nel momento in cui le persone interagiscono con i loro ambienti di vita e di relazioni sociali. I principi dei diritti umani e della giustizia sociale. sono fondamentali per il servizio sociale